domenica 25 maggio 2014

Gnudi - o Malfatti - con ricotta e spinaci

Per oggi un piatto "povero" della tradizione culinaria che trae le sue origini in toscana, un piatto con tanta storia alle spalle e con ben due nomi: Gnudi o Malfatti.

Nella zona di Firenze vengono chiamati "Gnudi" riferendosi agli ingredienti principali di cui sono fatti - ricotta e spinaci -  che sono solitamente gli stessi che vengono utilizzati per il ripieno dei ravioli ma sono privi del loro abito di pasta che li avvolge.
A Siena invece la stessa preparazione viene detta "Malfatti", traendo ispirazione della loro forma irregolare e un po' bitorzoluta, ovviamente nessun riferimento al sapore o al gusto del piatto, ben lontano del "non essere riuscito".

Chiamateli pure come vi piace di più, la sostanza non cambia..si parla sempre di questa sorta di "gnocchi" di ricotta e spinaci dal sapore autentico ed essenziale.


Q.b.-Quanto Basta: Gnudi o Malfatti con spinaci e ricotta

Per  4 persone
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 25 minuti.


INGREDIENTI

350 gr di spinaci freschi
250 gr di ricotta vaccina
1 uovo 
30 gr cucchiai di parmigiano grattugiato
Q.b. farina 00
Q.b. noce moscata
Q.b. sale 
Q.b. pepe
Q.b. Olio EVO
Q.b. burro
Q.b. Salvia

PREPARAZIONE
1. Lavare e asciugare accuratamente gli spinaci.
2. In una pentola anti aderente far scaldare un filo d'olio e far saltare gli spinaci fino a quando non saranno cotti. Aggiustarli di sale e pepe.
3. Farli intiepidire e sminuzzarli abbastanza finemente.
4. In una terrina amalgamare gli spinaci con la ricotta, l'uovo sbattuto, il parmigiano, una grattugiata di noce moscata, sale e pepe e circa 4 cucchiai di farina (ma se necessario aggiungetene ancora fino ad ottenere un composto modellabile con le mani ma non troppo appiccicoso).
5. Formare le palline e metterle su un vassoio leggermente infarinato distanziandoli tra di loro.
6. Nel frattempo far scaldare acqua salata e non appena sarà giunta a bollore immergere gli gnudi, pochi alla volta, delicatamente. Appena salgono a galla (servono pochissimi minuti) sono pronti per essere scolati e messi da parte.
7. Imburrare una pirofila da forno e adagiarli gli uni accanto agli altri. Irrorarli con del burro precedentemente fuso con qualche foglia di salvia.
8. Spolverizzare con del parmigiano e infornarli per circa 15 minuti vicino al grill.
9. Sfornare e servire.


Q.b.-Quanto Basta: Gnudi o Malfatti con spinaci e ricotta
Buona Domenica!!!
Barbara

9 commenti:

  1. Gli ho mangiati a Siena tempo fa, squisiti, son mesi che mi ripropongo di farli poi mi scordo o ho altri ingredienti da utilizzare, prima o poi li farò perchè son proprio buoni, i tuoi anche belli! buona serata!

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    1. E' proprio li la loro patria... Chissà che buoni!!! i miei sono in una versione "magra", conditi con meno burro del previsto, ma direi altrettanto buoni e gustosi!!! Grazie mille!
      Un bacio grande.. a presto..
      Barbara

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  2. Che meraviglia Barbara!!! Mi piacciono un sacco le ricette tradizionali e questo piatto mi intriga parecchio. Devo dire un grande pranzo della domenica ^_^
    Ti abbraccio e ti auguro una meravigliosa settimana.

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    1. Ma grazie... ogni tanto qualcosa di tradizionale ci sta!!! :)
      Ti abbraccio fortissimo anche io.. buona continuazione di settimana anche a te!!!
      Bacio..

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  3. Questa è una di quelle preparazioni che non faccio mai. Li faceva quasi settimanalmente mia mamma ed io ne andavo matta. Ogni tanto glieli chiedo e lei è sempre felice di accontentarmi

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    1. Ma davvero? Pensa che io li ho fatti un paio di volte ma da piccola mai mangiati.. ;)
      Baci..

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  4. Sono perfetti, tu lo sai vero?
    io gli ho mangiati una sola volta e mi sono rimasti nel cuore... ora posso provare a farli!!!
    Un bacione

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  5. Ciao Barbara! Periodo difficile sempre in lotta con il tempo ;-), ma finalmente dopo averci pensato nei momenti meno indicati eccomi a curiosare da te.
    Adoro la cucina tradizionale, è quella che alla fine da più soddisfazione e piace di più a tutti.
    Mai mangiati gli gaudi! Ma…posso sempre scoprirli rifacendo questa tua ricetta che, come sempre, invoglia e si mangia con gli occhi :*
    Un bacio

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  6. Che tentazione questa ricettiva...davvero deliziosa! Mi piacciono tantissimo i piatti della tradizione e ultimamente sto riscoprendo sempre di più la cosiddetta cucina povera che, a dispetto del nome, è in realtà ricchissima di sapori e profumi!

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