sabato 8 agosto 2015

Crema tiepida di ceci, orzo e triglie croccanti

Credo nel comfort food. Nel cibo percepito come conforto, come nutrimento per il corpo e anche per l’anima, come un piacevole sottofondo e amplificatore di momenti di condivisione.
Così credo anche nella forza e nelle emozioni che si possono trovare nell’abbraccio delle persone che ci vogliono bene e a cui vogliamo bene, allo stesso modo credo a quei sapori e a quei profumi che sanno evocare sensazioni positive e che sanno portare un sorriso.

Il cibo nella mia vita ha sicuramente un posto d’onore. C’è sempre stato come un buon compagno fedele, senza una presenza ossessiva ma costante.
Se mi guardo indietro e scorro i ricordi trovo tante evocazioni: un buon arrosto con le patate che immancabilmente ricordava che era domenica, le patatine con le olive (ognuno ha le proprie fisse ahaha) che accompagnavano la preparazione di ogni esame durante l’università (Marzi, Simo, vi ricordate?), gli gnocchi alla parigina di Ornella che portavano in tavola l’epifania, le vigilie di Natale passate a cucina con mia sorella e la tartare di salmone mangiata di nascosto mentre eravamo in attesa che tutti arrivassero, o la torta genovese che faceva mia sorella in tempi ormai remoti con bene 10 e dico 10 tuorli, il the con il latte invece mi riporta a Londra o ancora la pizza mangiata con i compagni di scuola, la scoperta dei cucunci e il sapere di non poterne più fare a meno, i primi ravioli preparati per Davide.. tanta attenzione a tutti i dettagli e poi la mancanza di un elemento fondamentale: il sale nell’acqua!
E poi ci sono i minestroni e le vellutate preparate da mia mamma, una deliziosa costante che mi ha sempre accompagnato. Loro rappresentano uno dei cibi che rappresenta di più la mia infanzia e la mia adolescenza. Ne andavo letteralmente matta. Strano vero per una bambina andare ghiotta di questo piatto?!
E così anche oggi tutte le vellutate e le minestre mi ricordano momenti felici e spensierati, di unione con la mia famiglia. In cui il calore non era dato solo dalla temperatura del piatto ma anche dai nostri animi uniti li introno alla tavola, dove li tutti condividevamo la propria giornata.
Non c’è stagione che mi faccia desistere dal prepararla.
E così qualche sera fa ho preparata una vellutata che mi piace molto: di ceci con orzo e triglie, profumata alla paprica e rosmarino. L’ho servita tiepida, la temperatura migliore per gustarla con questo caldo.


www.qb-quantobasta.blogspot.it - Crema tiepida di ceci, orzo e triglie croccanti

 Per 2 persone

Tempo di preparazione: 25 minuti
Tempo di cottura: circa 30 minuti


INGREDIENTI
250 gr ceci (in scatola cotti al vapore o se preferite secchi)
60 gr orzo
6 filetti di triglia
2 patate medie
Q.b. acqua (o brodo di verdura)
Q.b. rosmarino
Q.b. paprica dolce
Q.b. olio EVO
Q.b. sale
Q.b. pepe


PREPARAZIONE

1. Scolarle i ceci** dal loro liquido di conservazione, sciacquarli e metterli in una pentola capiente insieme alle patate tagliate a piccoli tocchetti (cuoceranno prima!). Aggiungere acqua o brodo di verdure fino a coprire il tutto più un cm circa - Meglio non abbondare con l'acqua, potrete sempre aggiungerla in cottura o in fase finale. Salare e far cuocere per circa 20 minuti o fino a quando le patate non sono morbide. Frullare il tutto con il minpimer fino a ridurre in crema. Se necessario allungare con brodo o acqua calda. 
2. Far bollire in una piccola pentola l'acqua salata e cuocere l'orzo per il tempo indicato sulla confezione. Scolare, condire con filo d'olio e tenere da parte.
3. Scaldare una pentola antiaderente con un filo d'olio e far cuocere le triglie per circa 4 minuti per parte.
4. Impiattare versando la crema nel piatto, guarnirla con l'orzo ben scolato, le triglie e finire il piatto con un giro d'olio a crudo, il rosmarino tritato finemente e la paprica dolce.
Servire caldo o a temperatura ambiente. 

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TIPS:

- ** Se preferite usare i ceci secchi, metteteli in ammollo la sera prima e seguire il medesimo procedimento.
-  Per rendere più saporita la preparazione ma meno light, potete preparare un soffritto con olio e cipolla e li far cuocere i ceci e le patate per qualche minuto prima di aggiungere l'acqua/brodo.
- In porzione ridotta e servita in una bicchiere basso, si presta anche come antipasto.

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E il cibo anche questa volta è stato conforto, condivisione, ricordo e nuovo ricordo.
 
Buon week end!
Barbara

4 commenti:

  1. l'avevo vista nell'elenco e devo dire che questo è il genere di ricetta che apprezzo al 100 per 1000!
    baci

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  2. Adoro vellutate e minestre all'inverosimile.. E cerco in tutti i modi di far sì che pure ai miei figli piacciano, proprio per quell'atmosfera di cui parli: fatta di convivialita e cose semplici, vere :)
    La tua variante poi è così raffinata!

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  3. Questa vellutata è speciale!! Da provare!! Connubio perfetto di sapori!! Complimenti!!!

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  4. Davvero una splendida presentazione. Deve essere una vera delizia!

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